Progetto

Il nostro impegno: Valorizzare il territorio e promuovere l'eccellenza dell'Olio DOP Umbria attraverso l'innovazione e la qualità.

DOP.UP: Dop Olive oil for a new Presence of Umbria on the Planet

Il progetto nasce nell’ambito del Focus Area 3A della misura 16.1 appartenente al PSR 2014-2020 della Regione Umbria, con l’obiettivo di migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare, attraverso i regimi di qualità e la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli

Allo stesso tempo, è centrale la promozione e l’incremento della consapevolezza dei consumatori sulla qualità dell’Olio DOP Umbria attraverso modelli innovativi e moderni di marketing e comunicazione

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Promuovere il territorio umbro

Tra i partner del Gruppo Operativo  troviamo 4 Dipartimenti dell’Università degli Studi di Perugia, 2 enti di ricerca quali il CNR e il CREA, imprese di servizi: Euromedia Srl, Landscape Office Agronomist Srl-STP, Impresa Verde Umbria, e Tree Srl. Inoltre partecipano anche l’Associazione Strade dell’Olio, frantoi e olivicoltori del territorio. Aprol Umbria, in qualità di capofila del progetto, ha poi promosso la costituzione del Gruppo Operativo.

Il Progetto DOP.UP si inserisce come modello Regionale da seguire per sviluppare una strategia efficace di risposta alla situazione di crisi del settore olivicolo-oleario, che ha come finalità la valorizzazione del prodotto ma anche sulle moderne tecniche e tecnologie di trasformazione olearia. Infatti, è proprio nell’innovazione tecnologica e nella diretta comunicazione ed informazione del consumatore finale che si fonda il lavoro dell’intero Gruppo Operativo del progetto, articolato in 6 differenti percorsi (Task) di ricerca.

Fondamentale è la promozione del territorio e del paesaggio olivicolo come fulcro di una tradizione agricola ed economica di altissimo pregio, con la possibilità di utilizzare le moderne tecnologie e sensori in grado di realizzare un sistema di tracciabilità dell’informazione sfruttando la tecnologia Blockchain

TASK 1: Consumer Behaviours mercati nazionali ed esteri

Questa prima fase, coordinata dal Professor Andrea Marchini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e dalla Professoressa Claudia Mazzeschi del Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, ha come obiettivo l’individuazione delle caratteristiche salienti in grado di distinguere il prodotto Olio DOP Umbria rispetto ad altri prodotti concorrenti in funzione di determinati parametri soggettivi riscontrabili nei potenziali acquirenti.

È quindi fondamentale, in questa fase, raccogliere la più ampia ed approfondita informazione sulle prevalenti caratteristiche dell’olio DOP Umbria, utili a favorirne il corretto posizionamento sul mercato. Sulla base di queste caratteristiche poi, sarà misurata la riconoscibilità del prodotto, in termini di ricordo a lungo termine delle caratteristiche salienti dello stesso.

TASK 2: Biodiversità, genetica, servizi ecosistemici e paesaggio

La seconda task del progetto è legata alle componenti di valore del prodotto olio DOP Umbria connesse alla valenza ambientale, di biodiversità, di conservazione e valorizzazione del patrimonio genetico locale. In tale contesto, la produzione di servizi ecosistemici (olivicoltura tradizionale e valore paesaggistico) rappresenta un obiettivo programmatico a livello comunitario. Ciò ha ricadute sociali di lungo periodo, che potrebbero orientare l’impresa a comportamenti e pratiche agronomiche moderne a cui la società attribuisce un valore aggiunto.

Uno degli obiettivi di questa fase, sotto il coordinamento del Professor Primo Proietti del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia e dalla Dott.ssa Luciana Baldoni del CNR di Perugia, è l’arricchimento dell’offerta varietale regionale, punto di forza per la messa in coltura di varietà a forte vocazione locale e per la produzione di oli extra vergine umbri di alta qualità. L’obiettivo verrà raggiunto con una caratterizzazione del patrimonio olivicolo umbro, lo sviluppo di strumenti molecolari e un protocollo di costituzione di piante madri da far certificare dal Servizio fitopatologico. Le aziende partner potranno costituire e replicare le piante madri da far poi certificare per lo sviluppo del vivaismo locale.

TASK 3: Modelli di gestione della chioma e sviluppo pratiche colturali

Le finalità della terza Task sono centrali sia per recuperare la produttività dei vecchi oliveti che per incrementare il patrimonio olivicolo regionale. In questo secondo caso, l’intenzione è testare modelli di olivicoltura intensivi e/o ad alta densità utilizzando cultivar autoctone, accelerando l’entrata in produzione. Dal punto di vista territoriale, l’obiettivo è la validazione di un modello di interpretazione del patrimonio olivicolo attraverso gli strumenti offerti dal digitale e la gestione geo‐referenziata del territorio.

L’intento dell’azione, coordinata dal Professor Franco Famiani del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia, è quello quindi di definire i parametri strutturali e gestionali più rappresentativi, e le tecnologie di precisione più efficienti per la caratterizzazione di comprensori olivicoli in Umbria.

TASK 4: Qualità e trasferimento tecnologico

L’obiettivo specifico della Task 4, coordinata dal Professor Maurizio Servili del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli Studi di Perugia è quello di migliorare il Blend DOP Umbria arricchendolo di nuove cultivar autoctone che ben si adattano agli impianti intensivi e/o a quelli ad alta densità. L’esigenza di potenziare l’offerta e la produttività degli oliveti mantenendo al contempo gli elementi sostanziali della tipicità richiede una valutazione degli oli di varietà recuperate e riprodotte con l’obiettivo di migliorare i parametri tecnologici e nutrizionali, ma soprattutto sensoriali, della DOP dell’Umbria.

Dalle risultanze della Task 1 si avranno indicazioni sul profilo sensoriale maggiormente gradito e/o ricordato dal consumatore. Dalla Task 2 si avranno indicazioni sul germoplasma umbro che meglio si adatta ad una coltivazione di tipo intensivo, testata anche con la Task 3. La valutazione sensoriale e tecnologica delle nuove varietà permetterà di individuare dei Blend Standard derivanti dall’aggiunta di oli nuovi anche provenienti dalle diverse aree regionali. La valutazione degli oli sarà fatta, dove possibile, su quantitativi operativi a livello di frantoio e per cultivar più rare attraverso un’estrazione da laboratorio.

TASK 5: Paesaggio e percorsi narrativi per il digitale

L’obiettivo della Task 5, coordinata dal Professor Fabio Bianconi del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, è quello di partire da una base di conoscenze strutturate e dalle best practices ottenute in altri contesti. La fase di raccolta di dati è essenziale per dar vita a processi di comunicazione digitale.

In tale sede, è opportuno sottolineare come il successo di un prodotto di qualità dipenda dall’allineamento tra le componenti del “valore”, e la percezione che ne hanno i consumatori e i clienti intermedi. DOP.UP intende, da un lato, innalzare il livello di conoscenze scientifiche, tecnologiche ed operative nella fase progettuale e di realizzazione del prodotto, dall’altro strutturare ed aumentare il livello di informazioni che giungono al consumatore. Ciò è necessario per accrescere la conoscenza, la percezione e complessivamente il “livello di reputazione” del prodotto.

TASK 6: Digitale ed azioni orizzontali B2B, B2

L’obiettivo della Task 7, coordinata dal Professor Andrea Marchini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e dal Professor Stefano Bistarelli del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Perugia, è quello di definire e tracciare le caratteristiche prevalenti dell’Olio DOP dell’Umbria al fine di testimoniare il livello qualitativo e la trasparenza dei processi di filiera, dal campo allo scaffale. Lo scopo è riuscire a comunicare in modo efficace il valore della DOP Umbria. Per questo, è prevista una serie articolata di azioni a carattere orizzontale volte a gestire l’informazione lungo i canali Business To Business e Business To Consumer attraverso le moderne tecniche del digital marketing.

Pertanto il DOP.UP intende, da un lato, innalzare il livello conoscenze scientifiche, tecnologiche ed operative nella fase progettuale e di realizzazione del prodotto, dall’altro strutturare ed aumentare il livello di informazioni che giungono al consumatore per accrescere la conoscenza, la percezione e complessivamente il “livello di reputazione” del prodotto. In particolare, nella presente Task, la Blockchain può essere utilizzata per la tracciabilità dei prodotti e dei processi lungo tutta la filiera. Con questa tecnologia, l’informazione acquisita durante il monitoraggio viene immagazzinata in un database immutabile e distribuito, difficile da contraffare.